RETURN TO SPORT DOPO INTERVENTO DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE
La ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) è uno degli interventi chirurgici più effettuato in medicina sportiva. La riabilitazione post-intervento, quanto la prevenzione, sono argomenti di discussione per quanto riguarda l’incidenza di questo infortunio (basti pensare al netto aumento di rotture del crociato negli ultimi anni nello sport) e (soprattutto) sull’idoneo tempo di recupero per evitare delle ricadute (in Italia sono celebri i casi di Perin e Milik, che al loro rientro hanno lesionato il ginocchio controlaterale, e Florenzi, che invece ha subito una ri-rottura del nuovo legamento).
Ricerche scientifiche ci dicono che, nonostante l’80% dei pazienti che subiscono un intervento al LCA rientrano all’attività sportiva, solo il 65% ritorno allo stesso livello prima dell’infortunio a distanza di 1-2 anni.
RITORNO ALLO SPORT (RTS)
Come detto in precedenza, quando si parla di tempi di recupero e di ritorno all’attività sportiva, si tocca un tema molto caldo tra staff sanitario (medico, fisioterapista, preparatore atletico), allenatore (e società sportiva) e paziente.
Sfortunatamente, per gli atleti non professionisti è difficile dare una tempistica certa, a differenza degli atleti professionisti, dove abbiamo possibilità di sbilanciarci un pochino di più (in media si ha un RTS tra gli 8 e i 12 mesi). La differenza sta nel fatto che il giocatore professionista è pagato per fare la riabilitazione, ha a disposizione un numero maggiore di professionisti e strumenti e, soprattutto, ha molto più tempo da dedicare alla riabilitazione rispetto ad un giocatore dilettantistico, che deve organizzare il suo recupero considerando anche gli altri aspetti della sua vita (il lavoro in primis).
STUDI SUI TEST PER IL RTS
Quello che però è sempre più chiaro per garantire un RTS positivo e più sicuro, è che gli ultimi studi scientifici indicano che la decisione per il RTS si dovrebbe basare sui risultati di determinati criteri di performance, piuttosto che basarsi su un determinato periodo di tempo o su una serie di test clinici standard.
Analizziamo ora i risultati di 2 importanti studi che hanno analizzato l’incidenza di re-infortunio del LCA:
- Grindem et al (2016)
In questo studio sono stati presi in esame 106 atleti che avevano subito una ricostruzione del LCA e, prima di tornare a giocare, dovevano passare 5 test di performance, che erano:
- Test di forza del quadricipite (con una differenza massima del 10% tra le due gambe)
- 4 test di balzi su una gamba (anche qui ci doveva essere una differenza massima tra i 2 lati del 10%).
Questi sono stati i risultati:
- Il 38% degli atleti che sono tornati a giocare senza aver passato i test per il RTS hanno avuto una nuova lesione del LCA.
- Solo il 5% degli atleti che hanno superato TUTTI i 5 test per il RTS si sono re-infortunati al loro LCA.
- Dei giocatori che hanno avuto un nuovo infortunio, il 39% è avvenuto in quei giocatori che sono tornati all’attività prima dei 9 mesi, mentre il 19% nei giocatori che hanno avuto il RTS dopo 9 mesi.
- Quest’ultimo dato dimostra come per ogni mese in cui si ritarda il RTS, l’incidenza di un nuovo infortunio si riduce del 51%.
- Infine, 4 soggetti che hanno avuto un RTS (contro il consiglio medico) prima di 5 mesi, si sono ri-lesionati il loro LCA nei primi 2 mesi di attività.
Witrouw et al (2016)
Gli autori hanno preso in esame 158 atleti e hanno utilizzato gli stessi criteri per il RTS dello studio precedente, aggiungendo un test di agilità (T-Test). Di seguito i risultati:
- Tutti i 158 soggetti sono tornati al precedente livello di competizione ad una media di 8 mesi (229 giorni) post-intervento.
- 26 giocatori (16.5%) hanno rotto il neo legamento, dei quali 17 (65%) hanno avuto il loro infortunio entro 6 mesi dal RTS.
- 11 giocatori (7%) hanno avuto una lesione del LCA contro laterale.
- Dei giocatori che hanno deciso il RTS nonostante non avessero superato tutti i test, il 33% ha avuto un infortunio al suo LCA, contro il 10% di quelli che sono tornati all’attività superando tutti i 6 test.
COME SI SVOLGONO I TEST PER IL RTP
– Test di forza: viene valutata la forza del quadricipite attraverso un macchinario isocinetico o con un dinamometro.
– Single leg hop test: In questo test si esegue un balzo in avanti con una gamba e si misura la distanza. Vengono effettuati 3 balzi di buona qualità (focalizzandosi in particolare sulla tecnica di atterraggio) e viene preso il risultato migliore. (vedi fig. 1)
– Triple hop test: si effettuano 3 balzi in avanti con la solita gamba. Anche qui si effettuano 3 tentativi di buona qualità e viene preso il risultato migliore dei 3. (vedi fig. 1)
– Triple crossover hop test: si effettuano 3 balzi in avanti a “zig-zag” con la stessa gamba. Come nei test precedenti si effettuano 3 tentativi di buona qualità e si prende il migliore. (vedi fig.1)
– T-Test: è un test di agilità che consiste in 4 coni posizionati a T ad una distanza di 5 yard (circa 4.5 metri) l’uno dall’altro (Fig. 2). Si parte dal cono A in sprint fino al cono B, dopodiché si va al cono C, poi al cono D, si ritorna al cono B e infine a quello A.
Fig.1 Fig. 2
I parametri per superare questa batteria di test sono:
- Differenza massima del 10% tra la gamba infortunata e quella non infortunata nel test di forza e negli “hop tests”
- T-Test deve essere effettuato entro 10 secondi.
CONCLUSIONI
Questi test dimostrano come il RTS dopo almeno 9 mesi dall’intervento chirurgico e dopo aver passato una batteria di test di performance riduca l’incidenza di re-infortunio di circa 4 volte.
Fonti:
- Simple decision rules can reduce reinjury risk by 84% after ACL reconstruction: the Delaware-Oslo ACL cohort study. Grindem H et al. Br J Sports Med. 2016;50(13):804-8.
- Likelihood of ACL graft rupture: not meeting six clinical discharge criteria before return to sport is associated with a four times greater risk of rupture. Witrouw E, Krystis et al. Br J Sports Med. 2016;50(15):946-951.
Immagini:
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http://myperformancerehab.com/tag/agility-test/
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http://www.topendsports.com/testing/tests/t-test.htm
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