Questo che vi apprestate a leggere sarà una lettura che richiederà 10 minuti del vostro tempo, ma sono sicuro che potrà aiutarvi molto se soffrite di mal di schiena e scoprirete molte cose che sfateranno le vostre credenze. Grazie alla condivisione di un mio collega, ho letto un interessante articolo scritto da alcuni autori, tra cui il Dr. Kieran O’Sullivan (che ha pubblicato circa 600 pubblicazioni scientifiche sul mal di schiena e sulla sua gestione) e ho pensato di tradurlo con lo scopo di far passare un messaggio semplice e diretto. BUONA LETTURA.
Il mal di schiena è la patologia più comune e si calcola che solo negli USA le cure per affrontarlo superano quelle sostenute per il cancro e il diabete messi insieme. Molti di questi costi dipendono dal trattamento di soggetti con dolore persistente.
Le ricerche scientifiche in quest’area hanno fatto enormi progressi negli ultimi anni, sfatando molti dei miti più diffusi fino ad oggi. Analizziamo ora 15 punti importanti.
1- Il mal di schiena è comune e normale
Circa l’80% delle persone soffrirà, almeno una volta nella sua vita, di mal di schiena. Soffrire di mal di schiena è come sentirsi affaticato o essere triste; non ci piace, ma ad un certo punto quasi tutti lo manifestiamo…questa è la VERITÀ!!!
Ciò che non è normale è non guarire dal mal di schiena!
La maggior parte degli episodi acuti ha una prognosi eccellente: infatti entro 2 settimane molte persone riferiscono un miglioramento importante dei sintomi e circa l’85% recupera completamente nell’arco di 3 mesi. Solo una minima percentuale sviluppa problemi di lunga durata.
2- Le immagini raramente sono necessarie
Gli ultimi studi hanno evidenziato che gli esami radiologici (radiografie, risonanze e TAC) che mostrano qualcosa di veramente importante rappresentano solo una piccola minoranza (5%) delle persone con il mal di schiena. Un’attenta valutazione basata sui sintomi e sulla storia clinica (anamnesi) del paziente ci fa capire se è necessario effettuare una risonanza o una TAC.
3- Le immagini non sempre hanno dei collegamenti con il dolore
Quando facciamo una risonanza, questa molto spesso ci mostra degli elementi che sono scarsamente collegati al dolore; infatti studi hanno dimostrato che anche soggetti che non hanno mal di schiena hanno protrusioni discali (38%), degenerazione o disidratazione dei dischi (90%), ernie (28%) e segni legati all’artrosi (38%). Ma ricorda…queste persone NON HANNO DOLORE!!! Sfortunatamente, alle persone con mal di schiena viene detto che questi risultati siano la causa del problema, generando paura e un’ulteriore riduzione di attività fisica.
(Recentemente ho scritto un articolo che approfondisce questo tema LEGGI QUI)
4- Il mal di schiena non è causato da “qualcosa fuori posto”
Non esistono evidenze che il mal di schiena sia provocato da una vertebra che “si è spostata” o da un “bacino storto”. In molte persone le immagini non mostrano alcun elemento “fuori posto”. Solo in una minima parte di persone ci sono dei cambiamenti nell’allineamento della colonna, ma ciò non sembra avere collegamenti con il dolore.
Una delle convinzioni più comuni è che il beneficio ottenuto dopo una manipolazione (ovvero dopo essersi fatti scrocchiare la schiena) sia dovuto al fatto che qualcosa che era fuori posto venga rimesso al suo posto…FALSO!!! Questo miglioramento (che ha però un effetto a breve termine) è dovuto ad una riduzione del tono/tensione muscolare e al rilascio di sostanze endorfiniche che riducono il dolore e, quindi, non al riallineamento di qualche struttura corporea.
5- Il riposo a letto non è utile
Nei primissimi giorni dopo l’infortunio, evitare quelle attività che provocano o aggravano il dolore può essere utile per diminuirlo (questo concetto vale per gli infortuni di qualsiasi altra parte del corpo). Ci sono però forti evidenze che mantenersi attivi e riprendere GRADUALMENTE le proprie attività abitudinarie (inclusi il lavoro e lo sport) siano parte integrante del processo riabilitativo.
Al contrario, un riposo prolungato a letto non è utile ed è associato a livelli maggiore di dolore e disabilità e, di conseguenza, ad una maggior assenza dal lavoro.
Quindi ricordate: PIU’ STATE A LETTO, PIU’ IL VOSTRO DOLORE PEGGIORERA’!!!
6- Più dolore non significa maggior danno
So che ciò che hai appena letto può sembrare strano, ma questa è la verità. Due individui con lo stesso infortunio possono lamentare dolori diversi l’uno dall’altro. La quantità di dolore percepito può dipendere da molti fattori tra cui il momento in cui il dolore comincia, esperienze precedenti, l’umore, livello di fitness e di stress.
Inoltre, il nostro sistema nervoso (SN) ha la capacità di regolare quanto dolore una persona può sentire in un determinato momento; ad esempio, se una persona ha mal di schiena, un’ipotesi potrebbe essere che il suo SN è ipersensibile e quindi la persona può sentire dolore, anche se il “danno” iniziale è ormai guarito: questo significa che una persona può sentire dolore quando si muove o cerca di fare una determinata azione, anche se non sta danneggiando la sua schiena.
7- La chirurgia raramente è necessaria
Solo una piccola percentuale della popolazione con mal di schiena necessita di un intervento chirurgico. Infatti molte persone riescono a gestire il loro problema mantenendosi attivi, sviluppando una maggiore conoscenza e consapevolezza del proprio dolore e identificandone i fattori di rischio.
In media, i risultati della chirurgia spinale NON SONO MIGLIORI NEL MEDIO E LUNGO TERMINE rispetto agli interventi conservativi, in particolare rispetto agli esercizi.
In definitiva: MENO BISTURI, PIU’ ESERCIZI!!!
8- Gli zaini sono sicuri; preoccuparsi che lo siano potrebbe non esserlo
Molti credono che i bambini che portano zaini pesanti possano andare incontro a mal di schiena: questo, come è stato dimostrato in diversi studi, non è vero!
Però se un bambino (o i suoi genitori) crede che il suo zaino sia troppo pesante, questo bambino ha una maggior probabilità di sviluppare il mal di schiena: questo dimostra la grande importanza che ha la paura nello sviluppo del mal di schiena.
Ma visto la maggior inattività e l’obesità nei bambini, il portare lo zaino potrebbe essere un semplice modo salutare di fare un po’ di esercizio!!!
9- Il metodo perfetto per stare seduti non esiste
Ennesimo mito da sfatare: non esiste una specifica postura da mantenere da seduti che possa prevenire o ridurre il mal di schiena. Quello che è importante è la capacità di variare la propria postura, invece che mantenere la solita posizione per lungo tempo, insieme a imparare a muoversi in maniera diversa e rilassata.
10- Sollevare pesi e flettersi sono gesti sicuri
Le persone che soffrono di mal di schiena credono che attività come sollevare pesi, piegarsi o girarsi siano pericolose e, quindi, dovrebbero evitarle…SBAGLIATO!!! Certo, qualcuno può infortunarsi se solleva un oggetto troppo pesante o nel modo sbagliato e, sicuramente, per una persona che ha mal di schiena queste attività potrebbero essere più dolorose, ma questo non significa che esse siano pericolose o dovrebbero essere evitate.
Questi sono gesti normali e, anziché essere demonizzati, dovrebbero essere utilizzati per rinforzare la propria schiena.
11- Non fare attività non aiuta nel lungo termine
È normale se i vostri movimenti sono alterati, soprattutto nei primi giorni in cui si manifesta il mal di schiena. Anche se all’inizio è difficile, ritornare a fare le attività che generano dolore o paura è molto importante. Molte persone, dopo un episodio di mal di schiena, tendono a muoversi in maniera diversa per la paura di sentire dolore o credono che fare attività sia pericoloso. Questa convinzione può essere controproducente a lungo termine.
12- Il sonno influenza il mal di schiena
Quando abbiamo dolore è difficile avere una buona qualità del sonno; ma è anche vero che quest’ultima possa essere una causa del mal di schiena, come allo stesso modo può renderci più stressati, causarci mal di testa o farci sentire stanchi. Di conseguenza, migliorare questo aspetto può essere utile nel ridurre il dolore.
13- Stress, cattivo umore e preoccupazione possono influenzare il mal di schiena
Eh già…anche questi fattori possono influenzare il mal di schiena, allo stesso modo di come influenzano altre condizioni come l’herpes o la sindrome dell’intestino irritabile. Quindi una buona gestione dello stress e dell’umore può avere effetti benefici sul mal di schiena.
14- Gli esercizi sono la strada da percorrere
Molte persone hanno paura a fare esercizi ed evitano tutto ciò che pensano gli possa causare dei problemi. MA ANCHE QUESTO E’ ERRATO!!! Fare esercizi regolarmente aiuta a mantenerci in forma e in salute ed è stato dimostrato che questi riducono il dolore. Certo, quando hai dolore iniziare a fare esercizi può essere molto difficile e dopo averli effettuati si può avere la sensazione che i nostri muscoli siano tutti dolenti, ma questo non indica che stiano danneggiando il nostro corpo.
Se volete guarire dal vostro mal di schiena e prevenire altri episodi, la strada che dovete intraprendere è quella di affidare la vostra salute a personale qualificato che vi insegni gli esercizi corretti e ad eseguirli in maniera ottimale. Non esistono macchine miracolose o terapie magiche per farti guarire…solo il movimento è veramente utile!!!
15- Un mal di schiena persistente può migliorare
Poiché il mal di schiena è associato a diversi elementi, è importante non focalizzarsi su un unico fattore. Individuando i diversi fattori che possono contribuire al mal di schiena e indirizzare trattamenti ad ognuno di essi, il dolore può essere notevolmente ridotto e, di conseguenza, potete vivere una vita più felice e salutare.
SE SOFFRI DI MAL DI SCHIENA, PRIMA DI ALLARMARTI, CHIAMAMI PER UNA VALUTAZIONE.
INSIEME TROVEREMO LA SOLUZIONE AL TUO PROBLEMA!!!
Fonte: http://www.independent.ie/life/health-wellbeing/15-things-you-didnt-know-about-back-pain-31367264.html